Uno dei primi locali del Mezzogiorno a potersi fregiare della stella sulla guida Michelin appare come un vero e proprio punto fermo per chi ancora cerca cibo buono e ambiente piacevole nell’epoca del take away.
Ne abbiamo parlato con Antonio Dipino, chef e proprietario.
Cosa si può gustare nel vostro ristorante?
Qui cuciniamo di tutto. Ovviamente, stando ad Amalfi la nostra specialità è il pesce. Da parte mia preferisco dedicarmi ai secondi piatti. Non amo molto cucinare la pasta pur essendovi comunque un’ampia scelta di primi.
Secondi di che tipo?
Pesce del golfo in primis. Qui siamo molto attenti a offrire prodotti che facciano parte del territorio e della tradizione amalfitana. Lo cuciniamo in svariati modi: in crosta di sale, all’acqua pazza con frittelle di alghe, con vellutata di limone amalfitano. C’è quel pesce, come i gamberoni, che preferiamo lasciare crudo. Poi c’è anche la carne, dal manzo al vitello.
Quest’estate proporrete qualcosa di particolare nel menù?
Agosto non è mai il mese giusto per proporre piatti nuovi alla clientela. Ci manteniamo sul classico garantendo sempre una certa qualità delle pietanze.
Per quanto riguarda l’abbinamento con i vini?
Mi sono accorto che da due anni a questa parte sta andando molto di moda il rosè. Non uso la parola moda a caso. Purtroppo pare che anche il vino ultimamente sia soggetto alle mode di passaggio. Certo, offriamo anche una svariata quantità di vini bianchi e rossi di tutte le regioni di Italia, dal Barolo piemontese alla Falanghina campana. Però i clienti preferiscono sempre di più il rosè.
La vostra clientela è esclusivamente italiana?
Abbiamo una clientela molto diversificata. Fino a qualche anno fa c’era una predominanza di americani. Ora pare che anche i nostri connazionali si siano accorti di noi. Questo è un altro elemento che ha determinato l’esplosione della moda del rosè: gli americani bevono solo rosso, indipendentemente dal piatto scelto. Gli italiani invece sono molto più attenti.
Avete subito dei cali di affluenza negli ultimi tempi, considerando il periodo nero che abbiamo passato con la crisi rifiuti?
Un leggero calo c’è stato, ma credo non sia stata colpa dei rifiuti. Penso sia più un discorso di tipo economico. Amalfi è diventata davvero molto cara e la gente si sofferma meno. L’euro è forte e a farne letteralmente le spese sono i clienti.
Parlando proprio di prezzi, quanto si spende in media per una cena nel vostro ristorante?
Il nostro menù degustazione è di 80 euro escluse le bevande.
Enrico Nocera
Fonte: www.campaniasuweb.it
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