Basilicata
- Prodotti Dop e Igp
IGP - REG. CEE nr. 1263 del 01/07/96
AREA DI PRODUZIONE
La coltura del fagiolo di Sarconi è praticata nei terreni irrigui
dell’Alta Val d’Agri ed occupa una superficie di oltre 200 ettari, di cui
metà ricade nel solo Comune di Sarconi.
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
Le varietà coltivate (quasi esclusivamente per la produzione di baccelli
freschi da sgusciare) sono rappresentate in prevalenza dal borlotto nano
(65%) e dal cannellino (29%). La qualità è da attribuire a: 1) terreni di
origine alluvionale privi di calcare e con reazione sub-acida (il fagiolo
non si ispessisce, perciò cuoce prima ed uniformemente); 2) acque fresche
e poco saline; 3) temperature massime estive intorno ai 20° (accrescono,
insieme alla freschezza delle acque, la quantità di zuccheri semplici e
allungano i tempi della amidizzazione che altrimenti determinerebbe una
maturazione troppo rapida.
TECNICHE DI PRODUZIONE
Lo tecnica tradizionale prevede che il fagiolo sia intercalato tra il
grano ed una sarchiata, mentre nelle aziende maggiori prevale la
monosuccessione o l’avvicendamento con l’erbaio. La semina, eseguita a
macchina negli appezzamenti più ampi, si effettua scalarmente a partire
dalla fine di maggio e si protrae, con il cannellino, fino alla metà del
mese di luglio. Di norma le operazioni colturali non prevedono trattamenti
chimici per il controllo di fisiopatie ed erbe infestanti. La raccolta,
che si completa in 2-3 passaggi, è eseguita prevalentemente da manodopera
femminile. I baccelli sono raccolti allo stato ceroso e posti in cassette
di circa 25 kg. fornite dai commercianti. Nel borlotto nano la resa
oscilla intorno alle 9,5 t./ha, mentre per il cannellino si aggira sulle
7,5 t./ha. Sullo stesso ordine di grandezza del borlotto nano si collocano
le produzioni unitarie degli ecotipi, nani e rampicanti, di origine
locale.
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