La richiesta, presentata lo scorso luglio, ha seguito il suo iter
tradizionale e dopo alcune modifiche allo statuto, la comunicazione
e l’approvazione a procedere con la tutela e la promozione della
zona in questione.
Dichiara Giovanni Busi,
Presidente: “Siamo estremamente soddisfatti di questo risultato: ciò
rappresenta un'ottima occasione per diffondere sempre più la
conoscenza di un piccolo ma rappresentativo territorio come il
nostro in un’area come quella toscana. Ci è stato affidato un
incarico di estrema autorevolezza: sarà nostra cura, attraverso la
presentazione di progetti di promozione e valorizzazione di quest’area,
divulgare la peculiare realtà del Chianti Rufina. Si tratta di circa
12.500 ettari che coinvolgono parte dei Comuni di Dicomano, Londa,
Pelago, Pontassieve e Rufina: è la più piccola di tutto il Chianti,
ma rappresenta anche una delle più vocate e antiche, delimitata con
DM del 31 luglio 1932, riconosciuta Doc con il DPR del 9 agosto 1967
e consacrata Docg con il DPR del 2 luglio 1984”, conclude Busi.
In più, a Rufina, si è da poco concluso un progetto sulla zonazione,
studio della durata di circa 4 anni, che sta già iniziando a fornire
ai produttori elementi di estrema importanza al fine di conoscere e
valorizzare al massimo l’originalità e la naturalità di questo
prodotto e della sua terra.
E’ dunque auspicabile che, grazie ai neo incarichi consortili, ad
un’attenta interpretazione del fare vino in quest’area, ad un
maggior attenzione da parte di stampa e mercato verso questa realtà,
il Consorzio Chianti Rufina possa esprimere il proprio territorio
attraverso un buon bicchiere di Chianti Rufina, il più altro tra
tutti i Chianti!
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Lucia Boarini
Consorzio Chianti Rufina
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