Metti che organizzi da sempre centrate
promozioni in tutta Italia e che
riesca nell'impresa di riuscire a far funzionare anche un' Enoteca
Regionale, enti che di solito stanno in perenne e costosa
rianimazione. Cosa fareste di un'associazione così? Ma è ovvio: deve
essere chiusa! Adesso usciamo dal vago e diamo nomi e cognomi.
L'associazione è l'Assivip, al
secolo Associazione Interprovinciale
Produttori Vini Pregiati, con sede a
Moie di Maiolati Spontini, vicino
ad Ancona. |
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Venne creata agli inizi degli anni novanta e da allora ha
fatto da babbo e da mamma soprattutto al
Verdicchio (Jesi e Matelica) ed al
Rosso Conero, ma anche ai vini del
maceratese ed alla Vernaccia di
Serrapetrona.
Ogni giornalista che vuole sapere qualcosa sulla zona o vuole
assaggiare i vini locali non deve fare altro che alzare il telefono,
comporre il numero 0731.703844 e parlare con il
Giancarlo Rossi, da sempre
direttore e anima Assivip. Ogni suo problema, ogni sua richiesta
verrà esaudita. Se non credete a me domandate in giro. Non voglio
dire che siano tutte rose e fiori in Assivip: come in ogni casa che
si rispetti ci sono litigi tra coniugi, ma il suo lavoro di
promozione lo ha sempre svolto bene.
Oggi la Regione Marche, volendo
creare un nuovo grande ente per la promozione del vino marchigiano,
pensa molto seriamente (eufemismo!!) di tagliare i fondi all'Assivip
per dirottarli su questa nuova struttura. Questo renderebbe di fatto
inutile l'associazione, portando al suo scioglimento. Ma il nuovo
ente da chi sarebbe formato e gestito? Voglio pensare da gente
esperta del settore, che conosce il vino, le problematiche del
settore, i modi più o meno validi di promuoverlo.
Persone che conoscono la stampa specializzata e non, abituate a
muoversi in questo mondo come pesci nell'acqua. E se così non fosse?
Se nascesse l'ennesimo carrozzone dove vari politici di turno
riempiono le poltrone e fanno riempire le poltroncine ai loro
adepti? A rimetterci sarebbero non solo le grosse aziende
marchigiane di livello (che dovrebbero organizzarsi singolarmente la
loro promozione) ma soprattutto le piccole che si ritroverebbero
senza punti di riferimento.
In definitiva a rimetterci sarebbe il vino marchigiano ed è per
questo che spero si rifletta a fondo su cosa fare ''di'' e ''in''
Assivip nel prossimo futuro. Il rischio è quello classico di gettare
il bambino con l'acqua sporca ... (Fonte: Winesurf)
Considerazioni |
Il sito dell' Assivip lo
trovate segnalato tra i links utili di
Winetaste e quanto
scritto dai colleghi di Winesurf lo condivido al 100%:
Giancarlo Rossi in questi anni ha lavorato bene e con lui
tutta la struttura dell' Assivip, quindi prima di chiudere
una associazione che lavora bene e tanto ha fatto per la
promozione dei vini marchigiani, ci penserei non una ma……..
mille volte!
Chi ha orecchie per intendere……intenda !! Buon lavoro a
Giancarlo Rossi, con l'auspicio che continui a lungo, ed a
tutti i suoi collaboratori, per una sempre maggiore
diffusione dei magnifici vini marchigiani, di cui sono
estimatore incallito da circa 10 anni. (Roberto Gatti) |
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