Paolo Massobrio – giornalista e autore de Il Golosario, il best seller delle cose buone d'Italia – è stato chiamato ad identificare "certi cibi" che hanno promosso fenomeni di ricettività turistica in Italia.
Così ogni giorno, sfileranno sotto forma di talk show "le pillole di Certicibit" col racconto delle case history più curiose legate al cibo che produce un nuovo modo di intendere il turismo: dagli "alberghi diffusi", alle stazioni ferroviarie in disuso, dai relais di charme nel Monferrato all'agriturismo del vino sui Colli Euganei. Ogni giornata termina poi con l'incontro di artisti e scrittori che parleranno con Massobrio del loro viaggio, attraverso musiche antiche e moderne.
"Il fenomeno del turismo enogastronomico in Italia - dice Paolo Massobrio - cresce del 6% annuo e le motivazioni per un viaggio oggi sono le più diverse. Il successo del Golosario ne è un esempio, essendo passato da guida per il prodotto artigianale di qualità a guida turistica dove è particolarmente apprezzato il negozio di prodotti o il caffè storico di una città".
Papillon, il movimento di consumatori fondato da Massobrio (vedi www.clubpapillon.it) ha poi registrato il successo per tre iniziative di carattere gastronomico legate al turismo: da goloway, il software per il palmare satellitare con 1000 segnalazioni del Golosario, da scaricare gratuitamente dal sito, a Golosaria, la manifestazione che il 7 - 8 - 9 marzo prossimo aprirà 30 castelli del Monferrato per accogliere oltre 40 mila persone (vedi www.golosaria.it).
E infine l'itinerario d'autore "Se dici gusto dici Sedici" creato da Papillon per Fiat, che ogni mese conduce gli appassionati in 16 luoghi imperdibili. E il prossimo, dopo Valle D'Aosta e Valtellina, sarà proprio Il Monferrato.
Di seguito il programma delle 4 giornate alla Bit di Milano:
Giovedì 21 febbraio alle ore 12.00 il focus va in Valle d'Aosta "Valle d'Aosta: la rivoluzione qualitativa del turismo enogastronomico d'alta montagna".
Il caso dell'Hotel Bellevue di Cogne, villaggio con offerta diversificata che ha portato ad una nuova concezione del turismo in alta montagna; quindi Andrea e Alessandra Nicola fondatori di Valgrisa, una linea di giacche realizzate con la razza autoctona di pecora Rosset. A Saint Vincent, la titolare del Grand Hotel et de la Ville, Silvana Perucca, ha puntato la sua offerta sulla colazione d'autore, un modo per fidelizzare i clienti. Infine Marilena Bertolin, produttrice dell'inimitabile lardo d'Arnad, ma anche creatrice di uno show room unico, dove è possibile incontrare in un solo colpo tutti i prodotti della Vallèe.
Alle ore 17.15 della stessa giornata è in programma "Il Cantastorie antico e moderno": due espressioni, dalla Sicilia al Piemonte di rappresentare il gusto, valore identitario di un territorio.
Intervengono Paolo Frola, medico cantautore e Giovanni Virgadavola, cantastorie vacante con arazzi e tavole.
Venerdì 22 febbraio alle ore 14.00: "Piemonte: L'ospitalità ha il sapore di una storia antica". Il focus analizzerà alcune case history in Piemonte. Ecco il caso di Beppino Occelli, affinatore romantico, che a Pamparato (Cuneo) produce il formaggio della memoria che ha dato origine a un "cheese village" all'ombra di una delle più suggestive residenze sabaude. Poi sarà la volta di Casa Baladin a Piozzo (Cuneo), dove lavora il leader dei mastribirrai italiani, Teo Musso, il quale attorno al lavoro della prima birra italiana con i prodotti coltivati nel proprio Comune ha creato un caratteristico relais de charme.
Quindi il Monferrato, puntellata da cantine che nel giro di poco tempo sono diventate anch'esse dei relais de charme. Rinascono i castelli e un nuovo turismo enogastronomico: ne è un esempio il Castello di Camino Monferrato che racconterà la sua trasformazione, mentre a Cocconato d'Asti, nominato anni fa come "il paese ideale" si studia la storia dell'orgine del vino attraverso la diffusione nel mondo del vino da Messa. E dal vino si passa al cioccolato con "La tavoletta", dove sono rappresentati tutti i i migliori cioccolati del mondo. Esempi di marketing territoriale creativo che mettono insieme storia e nuove tendenze,fino all'olio di nocciola. Sarà presente anche l'Associazione T3 di Patrizia Coggiola, un esempio di come la tradizione del territorio possa essere uno spunto per creare oggetti da design.
Nella stessa giornata alle ore 17.15: "Suggestioni dal territorio: dalle Nozze di Cana reinterpretate, ai "libri da gustare". Paolo Massobrio intervista Luca Doninelli, scrittore e Claudia Ferraresi, pittrice, animatrice della prima biblioteca dedicata al gusto, a La Morra (Cuneo). Seguirà l'esecuzione della lettura della pièce teatrale "Nozze di Cana" con l'attore Andrea Carabelli.
Sabato 23 febbraio alle ore 14.00 il focus presenterà 3 case history in Campania. "Campania: mozzarelle, dolcezze e pizza nascono all'interno: nuove mete di turismo enogastronomico" Saranno presenti Gennaro D'Orta – responsabile Campania del settore zootecnia di Altragricoltura, la Famiglia Jemma di Torre Lupara (Caserta), storica famiglia casertana che alleva bufale e produce la famosa mozzarella di Torre Lupara e l'Azienda agricola Il Convento per la valorizzazione del Limoncello.
Alle ore 15.00: "Lazio: della riattualizzazione degli antichi sapori". Sarà presente l'Azienda agricola Marco Camilli nota per la scoperta di antiche varietà di legumi, Luciano Rea - Presidente di Ciociaria Turismo, Salvatore Rinna titolare del Caseificio Stella di Frosinone e presidente del Consorzio Allevatori Bufalini dell'Amaseno.
Nella stessa giornata, alle ore 17.15: "I cantastorie delle vie del Sale".
Incontro con la "Compania dij Musicant d'Alba e i Cartunè", che percorrevano le Vie del Sale, dalla Liguria al Piemonte e viceversa per scambiare i prodotti agricoli della costa con quelli dell'interno.
Domenica 24 febbraio alle ore 12.00: "Lombardia: cascine, borghi e parchi rinascono con la loro agricoltura". Il focus verterà sulla Lombardia. Il caso di Andi Fausto dimostra come è possibile creare un'azienda didattica, con dei ragazzi down come collaboratori. A seguire il caso di Elena Cazzaniga e de La Botanica: allevare vacche frisone da latte e trasformare la cascina in una sala lettura dove giocare, sostare e acquistare il latte appena munto. Sarà la volta del caso dell'Antica Stazione di Posta di Corsico (Milano) animatrice e punto di riferimento della rinascita agricola nel Parco Sud di Milano. Infine una case history in Franciacorta, l'Azienda Villa di Monticelli Brusati (Brescia), che ha trasformato la cantina a impatto ambientale zero salvando l'antico villaggio.
Alle ore 14.00: "Nuove frontiere del turismo enogastronomico: dai relais di campagna alle stazioni ferroviarie, dagli alberghi diffusi al turismo del vino". Il focus presenterà quattro case history di turismo enoagastronomico di successo: il caso dei fratelli Spigaroli di Polesine Parmense (Parma). Il nonno fu il fattore di Giuseppe Verdi. Oggi gli eredi sono i re del Culatello e nell'Antica Corte Pallacivina dove sono riapparse le ghiandaie, accanto a un relais di charme dentro la golena del Po.
Storie di Bassa e di razze autoctone ritrovate. Sarà poi la volta del caso della stazione ferroviaria di San Giuliano Terme (Pisa), vetrina degli oli e dei prodotti locali.
Qui ci si accomoda a leggere, degustare, conoscere gli itinerari che portano fino a Vicopisano, casa di produttori starordinari. Un'idea per ristrutturare le stazioni di paese in disuso. Poi passeremo al caso di Parlacomemangi (Genova), che offre pacchetti di degustazione per il turismo che sbarcano a Portofino. Sarà presente anche Enzo Barbieri dell'Hotel Barbieri di Altomonte (Cz) come esempio di albergo diffuso. Infine il caso Lungarotti, a Torgiano (Perugia) dove e Giorgio Lungarotti creò il museo del vino, il più bello oggi in Italia, quindi il museo dell'olio e infine un relais a cinque stelle e due agriturismo.
Oggi Torgiano è un sistema che dialoga con il mondo e Chiara Lungarotti è presidente del Movimento Turismo del Vino.
Infine alle ore 16.00: "Ai confini dell'Appennino la vita è musica". E' prevista la performance degli Artisti delle 4 province sull'Appenino dove è avvenuto il recupero di un linguaggio antico.
Stefania Liguoro
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