Mettere insieme la buona tavola e il territorio. Ci sono riusciti il
Comune di Vallesaccarda, la
Comunità Montana dell'Ufita e l'Ersac
nella manifestazione "Baronia Sua Bontà":
una due giorni (20 e 21 maggio) per Istituzioni ed operatori del
settore, per far apprezzare e diffondere le risorse della Baronia
tra la storia dei luoghi e la modernità delle aziende che ne
lavorano i frutti. Il cibo poi è salito in cattedra grazie al
coinvolgimento di due importanti ristoranti di Vallesaccarda, l'Oasis
e Minicuccio.
L'accoglienza: il valore aggiunto del
turismo
Sabato l'appuntamento conclusivo al centro sociale intercomunale di
Vallesaccarda con la tavola rotonda sul tema "Una strategia comune
per la promozione del territorio". E' stato il presidente della
Comunità Montana dell'Ufita e sindaco di Trevico, Giuseppe Solitine,
a presentare il modello di sviluppo integrato ipotizzato per i
comuni della Baronia. Per Solimine è importante soprattutto imparare
ad accogliere il turista: bisogna realizzare un sistema di offerta
composto da servizi turistici base per soddisfare esigenze e
aspettative della domanda enogastronomica potenziale; garantire che
questa domanda venga stimolata da un programma di marketing e
promozione; supportare queste azioni con una strategia formativa e
di animazione territoriale che coinvolga gli attori locali
(residenti, operatori, istituzioni). Naturalmente, al centro di
tutto ci sono le risorse enogastronomiche (vino, olio, formaggi,
salumi).
"Facciamo delle nostre terre la possibilità di lavoro per i nostri
giovani culturalmente preparati": la presidente della Provincia,
Alberta De Simone, ha
sottolineato l'importanza di saper valorizzare e promuovere l'Irpinia
e le sue risorse: "Un modo per arginare il fenomeno dell'emigrazione
non lasciare che i piccoli comuni dell'Irpinia spariscano". Ma è la
specializzazione in un settore, con la formazione di personale
qualificato, a garantire il successo di un prodotto: il presidente
della Comunità Montana dell'Alta Irpinia,
Gaetano Sicuranza, ha illustrato le linee guida del
progetto in fase di realizzazione della Formaggioteca Irpina. In
base ad un attento screening delle realtà lattiero-casearie
dell'area si è capito che, a partire dal caciocavallo di Bagnoli per
arrivare alle mozzarelle di Montella, è necessario sviluppare una
forma di promozione che, al pari di quello che accade con i vini doc
e docg irpini, faccia dei derivati del latte un prodotto
riconoscibile per qualità e caratteristiche su tutto il territorio
nazionale ed oltre. Ma il progetto promosso dalla Regione Campania,
che nei prossimi anni sarà il leit motiv del lavoro di istituzioni
ed enti che operano nel settore, è la Filiera del turismo
enogastronomico. (di Maria D’Apice)
LE AZIENDE PARTECIPANTI
Bimas di Ariano Irpino; Salumificio Grasso di Ariano Irpino;
Associazione enogastronomica Alta Irpinia di Aquilonia; Masseria Di
Santo di Guardia dei Lombardi; Azienda agricola Di Cecca di Calitri;
Azienda agricola Hirpus di Carife; Azienda agrituristica Petrilli di
Flumeri; Azienda Tre Torri di Flumeri; Azienda vitivinicola Casale
dei Baroni di Sturno; Azienda agricola Arminio di Bisaccia; Azienda
agrituristica Santa Lucia di Trevico; Azienda agroalimentare di
Giovanni Silano di Montecalvo Irpino; Azienda vitivinicola Terre
Irpine di Sturno; biscottificio Crio di Montecalvo Irpino; Casearia
Zitola di San Sossio Baronia; Caseificio Giuseppe Cioria di
Vallesaccarda; Caseificio Costa delle rose di Savignano Irpino;
Caseificio Forgione di Vallata; Consorzio Coprovoli di Ariano Irpino;
Caseificio Lanza di Flumeri; cooperativa Copam di Montecalvo Irpino;
cooperativa La Molara di Zungoli; cooperativa l'Aratro di Zungoli;
Crisef di Montecalvo Irpino; frantoio Raffaele Caruso di Villanova
del Battista; Giò prosciutti di Sturno; La Pacchiana di Montecalvo
Irpino; oleificio Fam di Venticano; Panificio degli Angeli di
Bisaccia; panificio lo Russo di Vallesaccarda; panificio Meninno di
Vallesaccarda; panificio Panaderia di Ariano Irpino; panificio
Pizzulo di Vallesaccarda; salumificio Filomena Lo Russo di Bisaccia;
salumificio Mario Forte di Bisaccia; salumificio montecalvese di
Montecalvo Irpino; San Comaio di Zungoli; vini Colli frigentini di
Frigento; Azienda agricola Tobia.
IL TOUR
Una splendida accoglienza quella riservata agli operatori economici
britannici e giapponesi e ai giornalisti di testate di settore tra
cui la nostra. Due giorni all'insegna della buona tavola: abbiamo
potuto ammirare il prodotto da quando è frutto della terra sino alla
sua trasformazione in piatto prelibato, degustare gli ottimi
prodotti delle aziende partecipanti presso il centro sociale
intercomunale di Vallesaccarda e le specialità offerte dall’Azienda
agrituristica Petrilli di Flumeri. Accompagnati dal collega
Salvatore Salvatore e 20 ragazze del posto, che ci hanno "viziato"
con le loro premure, abbiamo visitato luoghi stupendi della realtà
irpina. Le fasi di lavorazione di importanti aziende come la Pasta
Baronia di Flumeri: stabilimento in cui ancora si lavora il grano
per farne semola. Abbiamo potuto ammirare l'attività del frantonio:
diventa qualcosa di magico quando accanto alle macchine industriali
di ultima generazione c'è un antico frantoio senza il quale
mancherebbe la materia prima per far funzionare la tecnologia
moderna. Il tour ha portato la delegazione di giornalisti ed
operatori nei comuni di Carife e Trevico. Meraviglioso il panorama
di Carife: un centro storico con il settecentesco Palazzo Marchesale,
l'antica chiesa del Convento e la Collegiata di S.Giovanni Battista.
Carife è considerata la capitale dell'archeologia Irpina con un
preciso itinerario di necropoli e tombe sannite e romane. Trevico è
il comune della Campania più in alto con i suoi 1090 metri.
Medioevale il Centro storico, di rilievo l'architettura religiosa
con la chiesa di S.Rocco e la cattedrale dell'Assunta.
(di Lidia Merola)
Fonte: Mensile Obiettivo |