Questo successo,
ottenuto con grande impegno per la professionalità di tutti i
partecipanti, permetterà al “Calabrese” di partecipare alle
semifinali per aggiudicarsi il titolo nazionale che si terranno a
febbraio in Sicilia, mentre la finale è
prevista per fine marzo a Verona durante il prossimo Vinitaly.
La gara consisteva nel preparare un piatto
“flambé”, cioè in sala, che quest’anno aveva come tema
“il dessert” ed abbinarci un vino.
La giuria presieduta dal Gran Maestro della
Ristorazione Giuseppe di Napoli
e composta da Giancarlo Capacchione
(Fiduciario Slow Food condotta Cilento),
Fabio Cimino (giornalista e sommelier professionista),
Tommaso Riccio (Amira Sorrento)
e Giuseppe Viva (Amira Capri) ha
dovuto valutare: la descrizione della ricetta, il corretto
svolgimento, la presentazione del piatto, il gusto e l’abbinamento
vino-cibo.
Questi gli altri 6 partecipanti con le
relative ricette:
-
Gerardo De Rosa del
Ristorante Hermanos di Paestum (Crostatina di mele annurche e
crema di ricotta di bufala con salsa allo yogurt di bufala e
miele d’acacia)
-
Vincenzo Di Donna
dell’Istituto Alberghiero di Sant’Arsenio (Tulipano di fico
caramellato alle mandorle con trucioli di cioccolato e gelato
alla menta)
-
Giuseppe Aiello del
Ristorante Oasi di Paestum (Castagne di Roccadaspide
aromatizzate agli agrumi del cilento e miele d’acacia)
-
Fabio Raucci del Capri
Palace di Anacapri (Involtino di crêpes alla Chiboust)
-
Antonio
Rotondaro del Grand Hotel San Pietro di Palinuro (Crêpes
d’Autunno)
-
Antonio Vicinanza del
Country House Villapiana di Coperchia Pellezzano (Cuore di
carciofo di Paestum con mele annurche e salsa alla liquirizia).
La manifestazione è
stata accompagnata da un opuscolo a colori composto da 60 pagine
dove veniva descritta la storia e gli scopi dell’amira, il
regolamento della gara, le ricette dei maîtres partecipanti ed una
nutrita rassegna stampa di organi locali e nazionali. Dopo la gara
che è stata seguita con molta attenzione da autorità del luogo,
giornalisti, albergatori, ristoratori, addetti alla produzione ed
allievi delle scuole alberghiere di Capaccio e Sant’Arsenio,
accompagnati dai relativi presidi, l’Amira in collaborazione con la
direzione dell’albergo ha offerto un ricco pranzo preparato con
maestria dal giovane chef Marco Noce.
Alla fine, prima dell’atteso verdetto, premi e riconoscimenti per l’Azienda
Vinicola Andrea Pagano, per
la fedeltà dimostrata verso l’Amira locale per
Sergio Cavallaro, socio di Paestum che si è distinto
con il suo impegno nel corso del 2006 e per i fratelli
Antonio e Mario Marsico titolari
dell’Hotel Domus Hermanos per la squisita ospitalità.
Poi,
ecco che il fiduciario Diodato Buonora
ha comunicato l’atteso risultato:
e tutti gli altri
ex aequo al terzo posto. Per il
vincitore è la terza volta che approda alle semifinali nazionali,
l’ultima è stata lo scorso anno dove il bravo maître pestano ha
conquistato l’accesso alla finalissima sfiorando per pochissimi
punti il podio finale, obiettivo che spera di centrare in questa
edizione.
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